L’approccio Consensus Building (in italiano Gestione Creativa dei Conflitti o Confronto Creativo), è applicato nelle politiche pubbliche e nella progettazione territoriale per raggiungere decisioni democratiche, al fine di “garantire un senso di comune appartenenza basato sulla comune capacità di prendere decisioni che siano polifoniche, efficaci, nel rispetto e nel potenziamento delle identità multiple dei soggetti in causa” (Marianella Sclavi).

L’applicazione di questa metodologia amplia l’efficacia dell’ascolto attivo e della esplorazione congiunta di nuove idee e possibilità, che nel processo democratico classico si limitano al contraddittorio delle posizioni di partenza e alla decisione presa a maggioranza. Essa favorisce la costruzione di terreni comuni e il coinvolgimento di tutti i partecipanti a gestire il dissenso in un quadro polifonico e non cacofonico: le opinioni iniziali vengono considerate un contributo che rende più entusiasmante il processo di apprendimento reciproco e la creatività collettiva.

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